Trento, 6 luglio 2011

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Lanza con il premo di mvp della Junior
League 2011 vinto a Sestola in giugno
(foto Trabalza)
L’intervista a Filippo Lanza, atleta cresciuto nel settore giovanile della Trentino Volley che nella stagione 2011/12 farà parte della rosa della prima squadra.

Filippo, si realizza un sogno?
Sì, fin da quando sono arrivato a Trento per giocare il campionato Under 16 ho sempre avuto come obiettivo principale quello di diventare uno dei giocatori del roster della Serie A1 di questa Società. Sono quindi davvero molto contento, ci tenevo particolarmente a tornare qui e spero che fin dal primo giorno sia un’avventura importante, un’opportunità costante di crescita e divertimento. Negli ultimi anni trascorsi a Vigna di Valle con le squadre federali ho lavorato sempre pensando a migliorarmi per conquistarmi un posto nell’Itas Diatec Trentino. Adesso che ce l’ho fatta non vedo l’ora di iniziare gli allenamenti”.
La tua è stata una scalata graduale verso la massima serie; cosa ti hanno dato le ultime stagioni con il Club Italia?
Sicuramente mi hanno aiutato a formarmi, ad acquisire la giusta mentalità per giocare ad alti livelli. Ho avuto l’opportunità di essere seguito costantemente da uno staff tecnico molto preparato, che ha cercato di darmi una formazione non solo tecnica ma anche caratteriale. La possibilità di giocare sempre in un campionato di livello più alto di quello che la nostra squadra poteva obiettivamente reggere ci è servito molto: in particolar modo l’esperienza in Serie A2 dell’ultima stagione mi è piaciuta tanto e mi ha fatto crescere notevolmente sotto tutti i punti di vista. Ora mi sento pronto per affrontare questa nuova sfida”.
Quale sarà l’obiettivo personale da perseguire durante la prossima stagione?
Crescere ancora, migliorare in ogni aspetto e cercare di assorbire tutto quello che questa esperienza mi darà, sia a livello collettivo sia per quel che riguarda i singoli. Essere allenato da Radostin Stoytchev e Roberto Serniotti è un privilegio per pochi che voglio sfruttare bene. Pur non avendo mai vissuto l’ambiente della prima squadra, già dalla tv o dagli spalti ho intuito bene quanto questo gruppo sia unito e abbia voglia di lavorare, fare sacrifici e stare insieme. Per tale motivo mi interessa relativamente giocare una o due partite da titolare: mi propongo solo di entrare in spogliatoio in punta di piedi e di essere capace di far parte attivamente di questo progetto”.
C’è un giocatore fra i tuoi nuovi compagni che guarderai con particolare attenzione?
Tutti gli atleti che avrò attorno sono campioni ormai affermati ma se ne devo indicare uno dico Osmany Juantorena: riesce a far qualsiasi cosa con una naturalezza straordinaria. Sarà un onore per me poterlo vedere ogni giorno da vicino e provare a rubargli qualcosa”.


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